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  • Angela

Ascolta il Guerriero che c’è in te e segui i tuoi obiettivi.


Dicembre: mi piace immaginare questo mese fatto di coccole, tisane calde e storie raccontate davanti al camino acceso. Da bambini, la nostra immaginazione veniva catturata da personaggi dalla vita fantastica e dai poteri magici, ma quando cresciamo i racconti mitici spesso perdono il loro fascino. Anche io oggi voglio raccontare una storia, per tornare un po’ bambini e per sapere cosa c’è dietro alcuni nomi impronunciabili di molte asana! Molte posizioni dello yoga prendono il nome da figure mitologiche che hanno trascorso vite leggendarie, supereroi indiani capaci di cambiare aspetto, leggere nel pensiero e percorrere lunghe distanze in un sol balzo.

Virabhadrasana è la posizione del guerriero, una delle più classiche e conosciute.

In realtà, in sanscrito, la parola Virabhadra non significa esattamente “guerriero” ma è il nome proprio di una divinità, composto dalla parola “Vira” che significa eroe, uomo coraggioso e “Bhadra” che significa buono, benevolo, bello, felice, grandioso.

Quando la vita ti metterà a dura prova, potrai invocare lo spirito del grande guerriero da cui deriva il nome Virabhadrasana (Posizione del Guerriero).

Allora oggi vi racconto la storia di Virabhadra:

“Figlio di Shiva (“il Distruttore”, considerato il dio più potente del pantheon induista), Virabhadra nacque tra insopportabili sofferenze.

Dopo l’uccisione di sua moglie Sati, Shiva si strappò i capelli dal dolore e dalle sue ciocche nacquero Virabhadra e Kali, “la Nera”.

Shiva li mise allora a capo delle legioni che inviò per vendicare la morte della sua amata Sati.

Virabhadra e Kali non sono tuttavia semplici guerrieri sanguinari.

Come Shiva, distruggono per salvare: il loro vero nemico è l’ego.

Mozzando la testa all’ego, Virabhadra e Kali ci aiutano a ricordare di essere umili.”

-Tratto da Yoga Journal-

Cosa possiamo imparare da questa storia?

Quando pratichiamo Virabhadrasana (oppure una delle sue tre versioni), coltiviamo la mente del guerriero, che deve entrare in battaglia distaccato dai frutti delle proprie azioni: qualcuno con una visione a 360° e in grado di vedere tutte le cose.

Se riusciamo ad immaginarci come guerrieri senza paura, inviati per una missione divina, nelle posizioni potremmo trovare forza e vigore rinnovati, così come il coraggio e la determinazione per affrontare i momenti difficili della vita.

C’è un Guerriero dentro ognuno di noi, che ci aiuta a superare gli ostacoli e le piccole battaglie della vita quotidiana, che ci fa puntare verso i nostri obiettivi, con fermezza ed equilibrio.

È proprio a questa forza interiore che si rivolge quest’asana: la posizione del guerriero è una posizione intensa e praticata regolarmente dona forza, calma, equilibrio e uno sguardo limpido verso i propri obiettivi.

È una sensazione che possiamo richiamare alla mente quando la vita lo richiede.

Meditando su questi personaggi speriamo di poter assumere alcune delle loro caratteristiche. Buona pratica,

Om Shanti Shanti Shanti!


- scritto da Angela che è il nostro angelo dello yoga. Ci spiega come la vita sia impermalente e bellissima e che il senso delle cose è spesso quella nota che anticipa l'attimo prima della felicità nelle piccole cose.

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