Sin da piccola ricordo che sgranare il melograno era come una meditazione, un momento che mi dedicavo in religioso silenzio portando tutta la mia attenzione all’antico gesto.
Ero lì, nel qui e ora presente totalmente.
Era assolutamente vietato macchiare il divano candido ma soprattutto rompendo anche solo un rubino di questo generoso frutto svaniva la magia.
Era quindi necessaria la massima attenzione affinchè questo momento alchemico avvenisse.
“Pagine di miti, letteratura e storia sono state scritte su questa pianta, che porta ad ammirazione e incanto quando al sole invernale i suoi frutti esplodono, non potendo contenere l’abbondanza dei semi succosi e trasparenti, color rosso rubino, simbolo di fortuna e di successo, di ricchezza e fertilità.”
In poche righe Giorgia Martone racchiude tutto l’emblema del frutto più narrato sin dalla notte dei tempi. Il suo nome deriva da malum “mela” e granatus “piena di grani”, ma il suo nome botanico ci riporta alle guerre puniche. Il melograno ha origini in Cina ed in India ma poi si è diffuso in tutto il Mediterraneo fino ad arrivare nel giardino dei nonni.
Ricco di semi, aprendolo si apprezza subito il suo profumo delicato, fruttato che regala freschezza dolce ed acidula.
Il suo profumo è molto amato dai nasi profumieri ma non può essere estratto, pertanto viene ricreato in laboratorio con accordi che ne riproducono l’odore.
Giorgia Martone con la sua linea LabSolue ha racchiuso tutto il suo succo in una splendida fragranza d’ambiente 203 Melograno(1000ml 295€)
Lo trovate anche con Jo Malone nella creazione Pomegranate Noir Cologne, proposto assieme a lampone e pepe rosa su un letto di legno speziato (30 ml 55€).
- scritto da Greta, indomabile sognatrice e beauty addicted e estetista che ama anche prendersi cura della bellezza rarefatta di ognuno di noi.
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