“È solo che a guardarti negli occhi mi ci perdo” ecco cosa accade a guardare dentro l’animo di un Pesci.
Ora è tempo di abbandonarsi, ora è tempo di lasciarsi andare al mondo dell’oblio, di lasciarsi trasportare dal sogno, dalla fantasia.
È tempo di abbandonare l’ingegno, l’attivo e farsi cullare dall’acqua dolce del mondo.
Siamo giunti all’ultimo traguardo dell’anno (un tempo l’anno nuovo iniziava con l’equinozio di primavera) è il tempo di farci acqua d’Oceano e tornare a rinascere.
È il tempo di tornare al grembo materno pronti per una nuova vita.
È il tempo di vivere nel nostro sentire, nelle nostre emozioni, è il tempo di concludere per fare spazio ad altro.
Oggi il Sole abbandona il freddo Acquario per farsi avvolgere dalla dolcezza pescina.
Terzo ed ultimo segno della triade di acqua in cui emozioni e sensazioni predominano; governato da Nettuno, il Signore dei Mari, e dalla Luna emblema di sensibilità ed intuizione.
Nell’acqua dei Pesci non troviamo freschi ruscelli, siamo di fronte alle acque dei mari, alle acque oceanichefeconde e insondabili, a volte accoglienti e altre respingenti, dalle profondità non sempre raggiungibili, che simbolicamente rappresentano il nostro inconscio.
In esse sono nascosti tesori e memorie, ricordi di vite passate e premonizioni future.
Le turbolenze improvvise che fanno alzare onde altissime a largo riportano a certi atteggiamenti pescini quando, guidati da sensazioni e turbamenti, non sempre decifrabili o spiegabili agiscono ed invertono la rotta.
Non è contenibile la sua acqua, né è possibile deviarla: è l’immagine della libertà e dell’espansione.
Libertà diversa da quella acquariana: qui non abbiamo il rigido Saturno, qui non c’è il concetto di regola stabilita, qui vigono solo i flussi e le leggi naturali ed universali che nulla condividono con la ragione.
I soggetti Pesci sono dei visionari, hanno moltissima fantasia, la loro introversione, tipica dei soggetti acqua in realtà si esprime attraverso una forte creatività che è la chiave per comunicare col mondo. Inguaribili romantici ed eterni sognatori.
Se osserviamo il glifo del segno notiamo due pesci che nuotano, uno verso il basso che rappresenta la discesa nel mondo interiore, l’involuzione nella materia, l’altro che nuota verso l’alto a rappresentare l’evoluzione, il ritorno al principio assoluto universale.
I Pesci sono un segno che ha un mondo dentro sé, che spesso non conosce il confine tra sogno e realtà… vive parallelamente in due mondi, quello interiore, fondamentale per lui, e poi quello esteriore.
E qui avviene il primo “dramma” per chi vive sotto questi influssi: fare pace con la realtà. Accettare che esista una realtà diversa da ciò che essi sentono e percepiscono, una realtà troppo spesso dura e disincantata.
Ovviamente non tutti i Pesci sono così, ma spesso l’unico modo per sfuggire a questa realtà è la fuga, il segno dei pesci è bravissimo ad evadere, anche metaforicamente parlando, si chiude in sé stesso e non saprai mai in che mari sta navigando.
Non ci provare a capirli, non ci riuscirai facilmente, specialmente se cercherai di farlo secondo percorsi logici che prevedono delle regole convenzionali e non ascoltando il flusso emotivo.
È il segno che precede ed anticipa il Nuovo Primo, ha il compito di dissolversi e tornare al grembo universale per far sì che un nuovo ciclo di vita nasca.
Qui l’uomo ha compiuto tutto il giro dello zodiaco, ha completato la sua evoluzione, non esiste più l’ego, non esiste alcuna identità.
Come vi sente una persona con valori pescini nessuno mai, ha la capacità innata di vedere, sentire e VIVERE il vostro dolore.
Ed è proprio questa fortissima empatia e percezione della sofferenza altrui a spingere questo segno a desiderate di aiutare e di dedicarsi totalmente all’altro (crocerossina mood).
“… a te Pesci, affido il compito di concludere il viaggio sulla Terra. Dovrai raccogliere tutto ciò che hai fatto nella vita e portarlo a me affinché io possa dissolverlo nell’oceano dello spirito. Imparerai così a morire di te stesso e a liberare la Scintilla Divina che ho nascosto nel tuo cuore. Ma dovrai anche insegnare agli uomini a fare altrettanto e per questo dovrai saper raccogliere il loro dolore e le loro lacrime. Di certo, il tuo, è il compito più difficile, ma affinché tu lo possa assolvere ti dono i talenti della salvezza, della fusione mistica e della compassione.
Mettili a frutto tenendo sempre ben presente il compito che ti ho dato.
Ricorda che autocommiserazione, confusione e paura saranno gli ostacoli che metteranno a dura prova la riuscita del viaggio”.
Spesso accade siano proprio lorostessi ad essere “tormentati” ed in burrasca e a vivere una realtà densa di contraddizioni.
Questo avviene perchè, il Pesci a volte fatica a mettere a fuoco la propria identità, i propri desideri, i confini del proprio essere e spesso trova più semplice sacrificare parti di sè, per consentire ad altri di sviluppare la loro identità.
Questa difficoltà talvolta, induce i Pesci a riporre grandi speranze nell'incontro con qualcuno o qualcosa che arriverà e riuscirà a "definirli”, che porta inevitabilmente ad idealizzare l’altro come il principe azzurro che incarnerà i loro sogni profondi.
In loro si può nascondere una sorta di inerzia che li blocca prima di prendere una decisione. Spesso preferiscono rimandare in attesa del momento migliore e finiscono per non decidere, ritrovandosi una serie di situazioni mai concluse.
Ultimo capitolo dello zodiaco è considerato un segno di purificazione, il suo passaggio è una tappa importante nel processo di crescita, ecco perché a volte davvero riscontriamo esistenze dure, dedite al sacrificio, come se la loro fosse una missione.
In questo processo avviene davvero il sacrificio per la vita che verrà, ritornare alla fonte per farsi nuovamente Vita.
Ecco allora quello che l’Universo ci invita a fare, abbandoniamoci totalmente, torniamo a fluire con lui. Abbandoniamo vecchi schemi, vecchi abiti e vecchie memorie per dare la possibilità al nostro nuovo Io di nascere.
Che il vecchio per quanto saggio faccia spazio al nuovo affinchè altro si possa sperimentare su questa Terra.
E come mi ha detto una persona qualche giorno fa: non c’è evoluzione senza crisi, non c’è nascita senza morte.
- scritto da Greta, indomabile sognatrice e beauty addicted e estetista che ama anche prendersi cura della bellezza rarefatta di ognuno di noi.
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